Così arrivano i migranti dalla Siria, ecco le rotte e le tariffe “Vuoi far venire la tua ragazza siriana in Svizzera? Ti offriamo un prezzo di favore, solo 7.000 euro per la tratta Turchia-Italia su uno yacht”. Conosce bene la vita privata di Burhan M. il trafficante di uomini che gli ha proposto “questo sconto eccezionale”. Si fa chiamare Abu Ibrahim, ed è un uomo di mezza età iracheno basato in Grecia e specializzato in traghettare disperati in Europa. I siriani sono freschi di emigrazione e disposti a pagare bene, molti hanno ancora patrimoni intatti non intaccati da “soli due anni di guerra” se paragonati ad altri conflitti lunghi come Iraq, Somalia e Afghanistan. Così un viaggio può costare dai 10 mila ai 40 mila euro (per una famiglia intera). Susan Dabbous 13 AGO 2013
Per i settler israeliani “l’accordo di pace è uno spreco di carta” Premesso che i territori palestinesi non sono altro che “un’invenzione della comunità internazionale”, Arieh Eldad, nato a Tel Aviv 63 anni fa, ex deputato della Knesset nell’Unione nazionale, non si fa nessun problema a chiamare gli insediamenti “settlement”, così come vengono definiti in inglese nella loro accezione “illegale”. A meno di dieci giorni dalla ripresa dei negoziati di pace, l’ex parlamentare, oggi a capo di un nuovo partito laico di destra, Otzma LeYisrael (Forza di Israele), spiega al Foglio perché anche questo processo appena partito è destinato a fallire. Susan Dabbous 08 AGO 2013
Prove di post Assad Un giudice della Siria liberata ci spiega come somministra le frustate Prima di diventare giudice della Corte islamica di Darkush, Sheikh Bilal insegnava Religione in un istituto tecnico. Ora rappresenta la legge in questo villaggio siriano di meno di diecimila abitanti a ridosso del confine turco nella regione di Idlib. La città più vicina è quella di Jisr al Shugur, 400 chilometri a nord di Damasco, una delle prime a essere stata bombardata dal regime. Nonostante le mille battaglie e la sua importanza campale, l’esercito siriano libero non è riuscito ancora a prendere il controllo del grande centro urbano da cui continuano a fuggire migliaia di profughi. Susan Dabbous 26 GEN 2013
Sulla lista nera “Sarei pronto a farmi esplodere anche domani se servisse, ma per il momento sono molto più utile qui in Libano”. Abu Yasser al Sibahi è un ragazzo di ventott’anni di Homs, in Siria, ed è un uomo di Jabhat al Nusra, il gruppo jihadista più violento e attivo in Siria contro il regime di Bashar el Assad. Letteralmente significa Fronte di protezione del popolo, di fatto è una costola di al Qaida: è la prima brigata ad aver utilizzato autobomba e attentati suicidi, rivendicati con video o comunicati, secondo i modi che già abbiamo conosciuto in Iraq e Afghanistan. Susan Dabbous 07 DIC 2012
Hezbollah ci dice: “Sorvegliamo noi le armi chimiche di Assad” “Abbiamo fornito aiuti diretti ai nostri alleati a Gaza, siamo pronti a rispondere a un eventuale attacco di Israele in Libano e sorvegliamo i depositi segreti di armi chimiche in Siria”. E’ una strategia militare basata su tre punti quella del partito sciita Hezbollah in Libano. Ne parliamo con un alto militare del Partito di Dio che chiede di non rivelare il suo nome. Sguardo glaciale e fisico atletico in abiti civili, lo incontriamo in un appartamento di Dahieh il quartiere sciita di Beirut. Susan Dabbous 04 DIC 2012
Autobomba a Beirut, 8 morti Operazione sporca per uccidere il nemico di Assad in Libano Un attentato terribile per uccidere un solo uomo: Wissam al Hassan, il vero bersaglio dell’autobomba che ieri pomeriggio ha ritrascinato Beirut nell’incubo della guerra civile. E’ stato eliminato perché era il capo dei servizi dell’informazione della polizia libanese. Un uomo scomodo, vicino a Saad Hariri, figlio dell’ex premier antisiriano Rafiq Hariri, a sua volta eliminato con un attentato il 14 febbraio del 2005. Susan Dabbous 19 OTT 2012
Dal confine libanese Al Qaa, in Libano. I colpi di cannone rimbombano in tutta la vallata. Il suono è ovattato ma si distingue in modo nitido, complice, il silenzio della notte. Uno, due, tre; a distanza di pochi secondi, dalle nove e mezzo in poi le esplosioni si intensificano: alle dieci diventano quasi un sottofondo costante. Sono granate e katyusha destinati ad arrivare oltre confine sulla città ribelle di Qusair, vicino Homs. In Siria. E’ così che le milizie di Hezbollah, partito guidato da Hassan Nasrallah, combattono l’Esercito libero siriano (Els) dalla valle della Bekaa, 150 chilometri a est di Beirut. Susan Dabbous 18 OTT 2012
La Pasqua sotto le bombe dei cristiani in Siria Nella piazza principale di Mar Elias, villaggio cristiano vicino Homs, c’è un enorme buco che frantuma il lastricato di marmo. E’ il segno recente di una bomba. “C’erano i bambini che giocavano a pallone in pieno pomeriggio”, racconta Abu Ahmed un profugo siriano a Wadi Khaled, Nord del Libano. “E’ così che li proteggono i cristiani gli uomini di Assad?”, chiede con rabbia mostrando sul suo telefonino il video dei danni provocati dagli ordigni. Leggi Ancora tensione in Siria, si spara sui confini con Libano e Turchia - Leggi “Così i soldati di Assad ci usano come scudi umani sui carri per avanzare” - Leggi Ankara vuole gestire la crisi in Siria Susan Dabbous 09 APR 2012